Questa innanzitutto è una chiamata a tutti gli agricoltori europee di unirsi in una singola voce contro le restrizioni distruttive, distopiche e suicide impostaci dalla EU, i poteri globalisti che controllano le sue istituzioni, e i nostri rispettivi governi, che stanno operando effettivamente come degli estensioni di uno Stato di Polizia maggiore, pronti ad eseguire gli ordini extra-nazionali contro i propri cittadini. Dopo anni di episodi che abbiamo attribuito all’incompetenza, è arrivato il momento di riconoscere che questi decisioni, leggi e mandati sono stati creati opposto per la nostra distruzione, per mandarci alla fame e alla rovina. Perché chi ha in mano il potere della catena alimentare ha tutto. Vogliono che ci sia l’abbandono del terreno agricolo per poterlo prendere loro, coltivando il loro cibo Frankenstein – che renderano obbligatorio – e cui distribuiranno con le contagocce per i meritevoli, ossia chi ha votato correttamente, e porta il microchip in mano.
E’ il momento cruciale della nostra storia europea, e la mancanza di rispetto e di unità tra le nostre categorie di agricoltori in Europa non farebbe altro che fare il gioco dei globalisti, e quindi è proprio ciò che desiderano: ma non bisogna cedere a questa tecnica antica dello Divide et Imperat: perché siamo tutti nelle stessi condizioni, e bisogna sostenerci l’un l’altro.
Per esempio, nessuno dovrebbe tollerare ciò che è stato perpetrato contro questo camionista italiano, trasportatore di merce italiana:
Qualsiasi persona che segue questa situazione da vicino da un po’ di tempo, e osserva ciò che succede in Sri Lanka, gli USA e Canada, Sud America, Africa e i vari paesi europee, sa che queste restrizioni sull’agricoltura sono stati istituiti con la scusa patetica della reduzione degli emissioni del CO2 e altre gas, ma in realtà non hanno nulla a che fare con la protezione della nostra pianeta. Il cibo Frankenstein, come quello promosso da Sig. Gates, inquina più di qualsiasi attività agricola, ed è stato creato ad hoc per renderci più poveri, malati, deboli e sopr atutto più dipendenti dallo Super Stato. Ora è arrivato il momento per Tutti di dire. “Basta!”
La maggior parte della popolazione non ha idea – perché la nostra Stampa corrotta e venduta rifiuta di riportare le notizie vere e non la propaganda di quanto sia progredita verso un abisso trascendentale questa agenda folle dell’agenda ‘Green’. Nel videoclip sotto, questa donna pazza, amica di Klaus Schwab, spiega agli invitati del WEF come abbia intenzione di proporre leggi contro l’agricoltura, l’allevamento e la pesca, così da farli categorizzare come ‘Ecocidi’. Anche la crescita dell’orto personale – secondo lei – merita l’arresto, perché il rilascio del Co2 dell’orto e del giardino è superiore alla coltivazione industriale, e quindi un CRIMINE.
Sarebbe il momento opportuno per ricordare che la collettivazione (di tutto, l’agricoltura inclusa) di massa dell’ultimo secolo NON E’ ANDATO BENE. Sono morti 66 millioni di Cinesi durante la carestia indotta, orwelllianamente chiamata ‘Il Grande Salto in Avanti’, molti di cui furano contadini e agricoltori. PIù di un millione di Russi sono morti nell’anno che segui la Rivoluzione Bolshevica, poi i capi rivoluzionari se la sono precipitati a prendersela con i Culaks - gli agricoltori più esperti di coltivazione di un terreno e in un clima difficilissimi . I loro terreni sono stati espropriati e sono stati mandati quasi un mezzo milioni di Culaki a morire di freddo nelle steppe Siberiane, completamente denudati, oppure nei Gulag. Ovviamente, senza la conoscienza dei Culaki, la Guardia Sovieta non era in grado di far coltivare efficacimanete questi terreni, che portò a più anni di carestia, e morti di altri milioni di Russi.
Stalin proseguì ad espropriare i terreni degli agricoltori Ukraini per trasformare questo Paese nel panettiere dell’Unione Sovietica, che creò altra carestia, questa volta in Ukraina. Qui si stima un numero di morti due volte superiore all’Olocausto. Certi Storici ipotizzano circa 30,000,000 milioni di morti, ma come amettò più tardi Crushchev: ” Non stavamo lì a contare”.
QUINDI, COSA CHIEDONO I NOSTRI AGRICOLTORI, OLTRE ALLO STOP IMMEDIATO DELLE ILAZIONI FOLLI DELLA WEF/DAVOS/EU?
Per primo, direi: Gli agricoltori vanno rappresentati da altri agricoltori. E’ un settore troppo prezioso, troppo cruciale da mettere nelle mani di chi ha visto la campagna o una mucca solo in fotografia;
Giù le mani dai nostri terreni! Bisogna essere contadino/agricoltore italiano per acquistare altri terreni italiani, e ci vogliono delle defiscalizzazioni per le piccole e medie aziende;
-Protezione di tutti i prodotti italiani ( i migliori del mondo, coltivati e prodotti con rigorosi livelli di qualità), insistendo che i prodotti stranieri debbono essere etichettati in maniera corretta, con onestà, esplicitando tutti i loro ingredienti. Rigorosi programmi di esami di laboratorio devono essere implementati per garantire l’onestà e la precisione di tali etichette. Prendiamo l’esempio dei vini del Nord Europa, che utilizzano lo zucchero fino, aggiungendolo al mosto durante il processo di fermentazione per aumentare il percentuale di alcol, adulterando il prodotto finale. Oppure il grano antico italiano, che per sua natura e il luogo in cui cresce, non necessita l’aggiunto di glifosato. Questi ingredienti devono essere aggiunti in etichetta, perché uno è un adulterazione del prodotto, l’altro un potenziale elemento cancerogeno.
Devono essere applicati delle TARRIFFE e dei prezzi giusti ed equi per i prodotti stranieri, prendendo in considerazione le qualità intrinseche, i costi della nostra produzione, il livello della nostra tassazione, e le quota di produzione impostaci dall’EU;
Io personalmente aggiungerei delle tariffe per tutti i prodotti importati dall’estero. Inoltre aggiungerei delle multe pesanti per i prodotti che non segnalano correttamente gli ingredienti sulle proprie etichette;
Boicottaggio immediato delle farine contenenti le proteine di insetti, e penalità severe per qualsiasi importazione contenente queste proteine. (Le riserviamo per Klaus e Ursula). Boicottaggio immediato dei GMO e le carni e latte sintetiche, etc.;
Revisione degli accordi bilaterali che riguardano le importazioni dai paesi cui sistemi agricoli, economici e legali non richiedono gli stessi rigorosi controlli di qualità dai loro rispettivi settori agricoli a cui siamo sottoposti noi. Questi stessi paesi -è ben conosciuto – hanno costi di produzione e costi di vita, inferiore alla nostra, evidente nei prezzi che propongono per il mercato, rendendo impossibile una competizione aequo per il nostro settore agricolo. I prezzi devono essere aggiustati, e le tariffe devono essere introdotti.
Semplificazione del processo burocratico. Qui, il mio suggerimento è implementazione del Common Law – almeno per l’economia, commercio e l’agricoltura – essendo un sistema di Legge basato sul senso comune, creato dal popolo, per il popolo, ed è antico quasi come l’invenzione del parlamento stesso. Quasi il 40 % del tempo degli agricoltori ( ma non solo loro!) è dedicato ai labirinti dei vari obblighi burocratici, quando potrebbe essere dedicato a delle attività più produttive;
Abolizione immediata delle incentive governative rivolte all’abbandono dei terreni agricoli, e l’eliminazione di ogni forma di incentivo che potrebbe dissuadere dalla coltivazione delle raccolte. Revisione delle restrizioni che riguardano la rotazione delle raccolte (più flessibilità e considerazione per le alterazioni delle condizioni meteorologiche);
Disincentivare la vendita dei terreni per attività definite come ‘agri- voltaio’, ossia l’utilizzo dei terreni agricoli per le fattorie di produzione di energia solare. Ciò distrugge il terreno per colpa dei metalli pesanti che drenano dai panelli, di cui i panelli sono costruiti. Non solo il terreno diventa infertile: e anche tossico.
Interventi immediati e efficaci per abbattere le popolazioni infestanti (lupi, cinghiali, caprioli) che distruggono le raccolte e i greggi e le proprietà, e sono spesso cause di infestazioni virali come l’influenza suina;
La revisione, o meglio – l’abolizione- della Green New Deal della EU, che è al massimo un delirio assurdo, e l’origine di tutte le contenziose menzionate sopra;
No alla rimozione dei sussidi contro il caro gasolio, necessario per il funzionamento dei macchinari agricoli;
Finalmente – e questo lo aggiungo io -la messa in atto di una legge che tutela le proprietà agricole dagli acquisti di entità extra-nazionali, insieme con degli incentivi e sussidi per l’acquisto di tale terreni da parte delle aziende piccole e medie italiane per la loro espansione.
Guardiamo questo videoclip per ricordarci delle assuridità che fra breve diventeranno Legge: non avremmo più il diritto di coltivare un orto privato, perché aumenta la nostra produzione personale di CO2 ( ossia il gas della VITA, secondo gli scineziati VERI). Secondo le nuove, perverse logiche che soppiantano il valore intrisico di ogni uomo con l’imprtanza del benessere del pianeta, la coltivazione di qualsiasi forma di vita, che sia pianto o animale, è una forma di ECOCIDIO, risultando nella ‘morte’ dell’oggetto consumato, che sia mela, carota o vitello. E quindi dovremmo aspettare la morte dell’oggetto da consumare, per non inquinare il pianeta, o essere colpevole della sua morte.
A TUTTI i fruttariani: BUONA ATTESA!
