Report 69: ESPLOSIVO DIMOSTRAZIONE DI DOLO- Nei Primi Mesi di 2021, La Pfizer e la FDA sapevano che il “vaccino” Covid a mRNA causava dei danni e rischi devastanti nei neonati, LA MORTE INCLUSA. Nonostante questi dati, hanno cominciato una campagna vaccinale AGRESSIVA tra le donne incinte.

Prima di cominciare, un ringraziamento DI CUORE a Robert Kennedy Jr., cui associazione ha presentato una Richiesta FOIA per il rilascio dei documenti Pfizer, e la Naomi Wolf (Daily Clout), Steve Bannon (War Room) e Amy Kelly, la Project Director della Documents Analysis Project di Daily Clout, che hanno coordinato più di 3,000 volontari di alto profilo del mondo medico, scientifico e legale per analizzare il contenuto dei documenti sopra citati.

Questa serie di documenti di ricerca clinica della Pfizer rilasciati nel mese di aprile 2023 dalla FDA (Food and Drug Administration) sotto ordine del tribunale, contiene un documento di otto pagine di contenuti scioccanti, intitolato ” Gravidanza e Lattazione Riesame Cumulativo.” I dati del Riesame Cumulativo riguardono ” il periodo dallo sviluppo del prodotto farmaceutico fino al 28 febbraio 2021″. Un dipendente della Pfizer, Robert T. Maroko, ha approvato il Riesame in data 20 aprile, 2021. (p.8)

Finora, questo documento è tra le più terrificanti ad emergere sotto lo sguardo pubblico. Rivela che sia la Pfizer, sia la FDA furono consapevoli dei danni orripilanti ai feti, le gestanti e i neonati causati dal vaccino covid a mRNA BNT162b2, sin dai primi mesi di 2021.

La Pfizer ha tabulato:

Eventi avversi in più di 54% dei casi di “esposizione materna” (248 di 458). “Esposizione materna” è definita sulle p. 1-2 così: “esposizione materna tempo non specificato, esposizione materna durante la gravidanza, esposizione materna PRIMA della gravidanza, esposizione durante la gravidanza”. Queste definizioni implicano che la Pfizer stesse CERCANDO per particolari danni alle donne gravide e i loro bambini, che potessero essere legati all’atto sessuale, all’inalazione, al contatto diretto fisico prima della gravidanza, proprio perché la Pfizer include tutte e tre queste maniere di trasmissione nella sua definizione di “esposizione” nel loro protocollo (Protocol Amendment 14, https://www.phmpt.org/wp-content/uploads/2022/03/125742_S1_M5_5351_c4591001-interim-mth6-protocol.pdf), pagine 213, 246, 398, 431, 575, 607, 751, 783, 918, 948, 1073, 1103, 1226, 1255, 1378, 1406, 1522, 1549, 1663, 1688, 1813, 1836, 1949, 1969, 2081, 2100, 2211, 2228, 2337.

La tabulazione della Pfizer dei danni ai feti e ai neonati include:

“53 rapporti (21%) di aborti spontanei, di cui 1 direttamente dopo la vaccinazione BNT162b2, 1 aborto mancato, 51 aborti spontanei”. (p.4)

Tachicardia Fetale (battito cardiaco irregolare, con battito al di sopra di 180 battiti al minuto), che richiedeva un parto anticipato e l’ospedalizzazione del neonato per cinque giorni. “L’esito clinico del paziente con tachicardia fetale è sconosciuto”. (p.2)

Sei casi di travaglio e parto prematuro (p.3) risultando in:

2 morti di neonati. La causa di morte per un neonato “fu citato come prematurità estrema con emergenza respiratoria severa, e pneumotorace”. Pfizer ha dichiarato che l’altra morte fu causato da “emergenza respiratoria severa e pneumotorace in un bambino prematuro nato sotto l’età di 26 settimane”. Pneumotorace neonatale è una condizione in cui l’aria esce dal polmone e si accumula tra il polmone e la parete toracica.

Emergenza respiratoria neonatale severa ( questo fenomeno viene descritto dall’ostetrica Ellen Jasmer in una recente intervista sul Daily Clout).

Non sono soltanto i feti e i neonati che sono vittime dei fenomeni catastrofici elencati così spassionatamente dai documenti Pfizer. La Pfizer ha anche documentato una serie di danni ai bambini causati dal latte materno delle loro madri vaccinate. Secondo il Riesame Cumulativo della Pfizer, il 19% dei bambini che furono esposti al vaccino attraverso il latte materno hanno sofferto di 48 diverse categorie di eventi avversi. (pp.6-7) Questi includevano: pirexia, irritabilità, mal di testa, urticaria, diarrea, malattia, insonnia, soppressione della lattazione, discolorazione del latte materno, vomito infantile, letargia, dolore, freddo periferico, sconforto addominale, agitazione, allergia, angioedema, ansia, dolore al seno, gonfiore al seno, tremore, disfonia, pianto, tosse, eruttazione, epistasi, ptosi delle palpebra, eruzione cutanea, paralisi faciale, linfoadenopatia, mialgia, nausea, rinnorea, prurite, roseola, esfoliazione cutanea.

Alcuni degli eventi avversi furono seri: c’ero 10 “eventi avversi seri” (SAEs) causati “dall’esposizione al latte materno”. Il Riesame ne descrive 6: (p.7)

  1. ” Un bambino di 15 mesi con una storia medica di vomito/regurgito ha sperimentato l’esfoliazione cutanea e irritabilità infantile mentre allattava (latenza <7 giorni). L’esito dell’evento dell’esfoliazione cutanea non era ancora conclusa, e la conclusione dell’irritabilità infantile era sconosciuta. Nessuna causalità documentato dal medico curante”.
  2. “Un bambino di 9 mesi con una storia medica di vaccino meningococca e senza storia medica di allergie, asthma, eczema o anafilassi ha sperimentato l’urticaria e eruzione cutanea un giorno dopo l’esposizione tramite la lattazione. L’esito fu risolto e l’evento non è successo il secondo giorno. Nessuna valutazione di causalità è stata fornita”.
  3. Un giorno dopo che la madre ha ricevuto la vaccinazione, un bambino ha sviluppato un’eruzione cutanea dopo aver lattato. Al momento del report, l’evento non era ancora concluso. Un report di causalità non è stata fornita”.
  4. Un infante di 8 mesi ha sviluppato l’angioedema un giorno dopo la madre è stata vaccinata. L’evento è stato valutato da un’autorità medica come “non grave” . Nessun causalità è stata fornita”.
  5. Ci sono stati due casi di ‘malattia dopo l’esposizione al latte materno’. Nel primo caso, un infante di 6 mesi ha sviluppato una malattia non-specificata due giorno dopo la vaccinazione della madre. L’esito della malattia è stato descritto come conclusa, senza fornire una valutazione di causalità. Il secondo caso, un infante di 3 mesi ha sviluppato una malattia non specificata, e necessitava di 6 giorni di ospedalizzazione dopo l’esposizione tramite latte materno ( > sette giorni di latenza). L’evento fu descritto come ‘in fase di guarigione’, e nessuna valutazione di causalità è stata fornita”.

La sezione conclusiva del Riesame Cumulativo dichiara: “I casi esaminati sopra sono indicativi di ciò che contiene la banca dati di sicurezza della Pfizer in data 28 febbraio 2021. Lo sponsor (Pfizer/BioNTech) continuerà a monitorare e segnalare tutti i casi di esposizione in gravidanza e durante la lattazione. E’ importante notare che la banca dati di sicurezza spontanea è inteso per la generazione d’ipotesi, non per la sperimentazione d’ipotesi”. (p.7)

Questi dati sono stati communicati alla FDA da parte della Pfizer il 20 aprile, 2021, e nonostante che queste due entità sapessero che sono morti dei feti e neonati dopo l’esposizione al vaccino, inexplicabilmente, il giorno 23 aprile, 2021, la Dottoressa Rochelle Walensky, in una conferenza stampa tenuta nella Casa Bianca, ha consigliato a tutte le donne di tutto il mondo di vaccinarsi.

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